Campanelli d’allarme
Come capire se mia figlia o mio figlio ha un disturbo alimentare?
Poiché il cibo a disposizione oggigiorno è tanto e vario, è possibile procurarselo in ogni dove e a qualunque ora ma, al contempo, la società suggerisce modelli estetici spesso sottopeso, esistono molte varianti del comportamento alimentare normale che si verificano specie in età adolescenziale quando alle rinnovate esigenze organiche (da accrescimento) si affianca il desiderio di autonomia e d’indipendenza anche dal punto di vista alimentare.
E’ l’epoca delle scelte alimentari che poggiano su principi morali (vegetarianismo), della dieta che tutti fanno (per far parte del gruppo), della sperimentazione del cibo fuori casa, in compagnia degli amici, lontano dal controllo familiare… della esclusione dei cibi che non piacciono, quelli che causano cellulite, quelli che gonfiano… quelli che non fa tendenza mangiare (verdura!!!!).
Per il genitore può non essere facile distinguere pertanto una variazione “non pericolosa” del nomale comportamento alimentare da quelle modalità che possono essere invece più preoccupanti.
La manifestazione più evidente di un disturbo alimentare è, naturalmente, una modificazione nelle abitudini alimentari o l’adozione di una modalità alimentare strana e persistente.
Un disturbo alimentare inizia solitamente con una dieta volontaria della ragazzina, spesso senza una valida ragione.
Dal desiderio di migliorare il proprio corpo e peso si sfocia in una vera e propria preoccupazione per il cibo, l’alimentazione e le calorie insistendo nel proseguire il personale comportamento alimentare anche dopo aver conseguito il cambiamento desiderato. Compare irritabilità, scontrosità, discussioni e tensione quando le si chiede spiegazioni e motivazioni del comportamento alimentare.
I COMPORTAMENTI CHE INDICANO UN DCA e che rappresentano pertanto “CAMPANELLI D’ALLARME” possono essere tantissimi; è doveroso considerare che esiste un increscendo dei comportamenti e dei sintomi e che – purtroppo – sono facilmente osservati e osservabili solo quelli che denotano già un disturbo conclamato.
- Preoccupazione per il cibo
- Paura eccessiva di aumentare di peso
- Collezionare ricette, cucinare per gli altri senza mangiare quanto preparato
- Preferenza a consumare i pasti da sola -> ritiro sociale
- Mangiare di nascosto e mangiare lentamente
- Fare piccoli bocconi, sminuzzare e spezzettare i cibi
- Pulire i cibi dal grasso visibile, asciugare il condimento
- Usare le posate in modo anomalo (mangiare con una piccola forchetta)
- Fare scarti elevati, lasciare sempre qualcosa nel piatto
- Nascondere il cibo sotto il piatto, il tovagliolo, il tavolo o in tasca
- Usare spezie ed aromi in quantità eccessive
- Mischiare i cibi in modo inadeguato
- Conteggiare le calorie di tutto quello che si mangia
- Controllare cosa e quanto mangia chi è a tavola
- Assumere sempre gli stessi cibi e pietanze, sceglier cibi ipocalorici escludendo tutti gli altri
- Irritabilità, disagio e litigi specialmente durante i pasti e spesso per piccole quantità di cibo
- Lasciare la tavola durante i pasti e subito dopo andare in bagno
- Negare di aver fame quando invece è evidente
- Misurare il proprio valore in base alla quantità di cibo assunto
- Sentirsi a disagio o colpevole rispetto al cibo
- Incapacità di tollerare eventi non previsti rispetto al cibo
- Bere quantità eccessive di liquidi fuori pasto o al contrario non bere
ALTRI COMPORTAMENTI che segnalano un disturbo alimentare oltre a quelli che coinvolgono direttamente il cibo e i pasti sono:
- Pesarsi spesso
- Attività fisica eccessiva specie prima o dopo i pasti
- Abusare di lassativi e pillole dimagranti
- Usare diuretici
- Usare abiti larghi
- Problemi con il sonno
- Irritabilità specie quando si apra d cibo
- Atteggiamento di sfida e caparbietà
- Sviluppo di regole giornaliere rigide
- Ritiro sociale fino all’isolamento
- Insistenza nell’affermare di essere grassi quando è evidente che si è normali
- Intesa paura di ingrassare
- Forme di autolesionismo come graffiarsi, tagliarsi abusare di alcool e droghe
I SINTOMI FISICI sono:
- Perdita di peso
- Fluttuazione del peso
- Interruzione o irregolarità della mestruazione
- Vertigini o svenimenti
- Stanchezza
- Dolori addominali e sensazione di gonfiore anche dopo aver mangiato piccole quantità di cibo
- Bassa temperatura corporea con tendenza ad avere freddo
- Mani e piedi freddi
- Pelle delle mani giallastra
- Sviluppo di una leggera peluria sulla schiena
- Perdita di peli pubici e ascellari
- Capelli opachi e sfibrati che possono cadere
- Stitichezza
- Ulcere del cavo orale e erosioni dentaria
- Rigonfiamento delle ghiandole parotidi
- Calli sul dorso delle dita
Per quanto numerosi non si deve pensare di poter osservare tanti di questi comportamenti e sintomi, almeno non nelle fasi iniziali del disturbo alimentare, momento molto importante per la diagnosi e il precoce intervento.
Ciò che un genitore dovrebbe fondamentalmente sapere è che una ragazza con un disturbo alimentare cambia carattere, modifica le sue priorità, non tollera gli imprevisti, diventa più triste e tende a isolarsi dagli altri.