Dimagrimento fa rima con Cambiamento
Dimagrire e ritrovare un certo benessere in seno al proprio corpo, non è il lavoro di poche settimane, non è il frutto di un piccolo impegno né la conseguenza dell’acquisto di un programma alimentare o di un libro che dica cosa o come fare per raggiungere l’obiettivo!
Dimagrire non è la pillola miracolosa né il pane che sa di cartone perché gli hanno chimicamente tolto la maggior parte dei suoi nutrienti e l’hanno ricostruito in laboratorio come si costruisce un pezzo di plastica…
Spesso non è neanche il bisturi che altera l’anatomia del corpo e modifica i volumi…
E’ ora di iniziare a credere che dimagrire è cambiare e chi non accetta o non vuole cambiare, non dimagrirà per sempre!
Un intrigante e stimolante libro che ho letto anni fa portava come sottotitolo “imparare a pensare da magro!
Strepitoso e incredibilmente vero!
Poche bugie e poche scuse… che spesso invece racconti a te stessa….che a volte assumono l’aspetto di veri e propri pensieri disfunzionali (patologici) e che più spesso si limitano a essere dei “pensieri sabotatori” cioè cose che racconti a giustificazione di qualcosa che non hai voluto fare al fine di avvicinarti un po’ di più all’obiettivo.
Il cambiamento a cui mi riferisco non è solo il cambiamento delle quantità di cibo che introduci (tutti pensano che per dimagrire è sufficiente mangiare poco…vero, anzi, verissimo, ma non è tutto qui altrimenti ognuno potrebbe diventare il peso che vuole riducendo semplicemente le dosi!)….non è solo l’abbonamento in palestra…. non è solo la rinuncia di qualche cena con gli amici…
Il cambiamento che migliora il peso corporeo, la salute psicofisica e l’umore, è un cambiamento che avviene nella testa prima di tutto e che parte dalla condizione indispensabile: IO VOGLIO DIMAGRIRE…IO VOGLIO CAMBIARE a cui poi seguono i motivi e le ragioni per cui si desidera questo cambiamento.
In più di vent’anni di professione al servizio del benessere fisico e ponderale ho sentito le più disparate motivazioni al dimagrimento ma molte di queste erano precostituite, scontate, imposte dalle circostanze, dall’esterno….da qualcuno ( il partner, l’amica, il medico di base, il cardiologo, la madre….) e non dal cuore o da un disagio emotivo interno e quindi vero e autentico perchè personale e intimo.
Ho visto donne vicino alla cinquantina fortemente in sovrappeso con una dichiarata paura di ammalarsi e di aumentare ulteriormente di peso con l’arrivo della menopausa, stare dentro al progetto migliorativo non più di qualche settimana…
Ho visto giovani spose perdersi molto molto prima del grande giorno ….forse alla prima prova dell’abito constatando che si può essere molto belle anche se non ad un peso sano (per fortuna!)
Pazienti invitati dallo specialista ortopedico con difficoltà motorie importanti e dolori significativi, non fare nessun cambiamento suggerito…. probabilmente perché si continua a credere che un farmaco risolva molto di più di qualche chilo perso
Non parliamo delle numerose ragazzine che iniziano un percorso solo per imitare qualcuno o solo per acquistare un capo d’abbigliamento particolarmente succinto e di moda…..
E come queste tantissime altre motivazioni anche più intime (…. non assomigliare fisicamente alla propria madre.. essere un esempio educativo per i propri figli… evitare un intervento chirurgico o non iniziare ad assumere un farmaco…. ) che non sono state sufficienti per cambiare definitivamente.
Questa considerazione è disarmante ma al contempo utilissima e strategica perché indica la strada giusta, traccia il cammino e guida fino alla soluzione.
Prova a riflettere sui motivi reali che ti hanno indotto a intraprendere un percorso migliorativo qualche tempo fa … prenditi tempo, non rispondere di getto.
E poi prova a pensare ai motivi che ti hanno impedito di continuare sulla strada intrapresa… anche in questo caso non essere frettolosa nel rispondere, pensa bene al periodo in cui hai deciso di smettere o hai capito che non ne avevi più voglia: cosa era successo?
Cosa ti sei detta?
Cosa aveva modificato le motivazioni iniziali?
Se alcune o tutte le motivazioni di quando hai iniziato il tuo percorso sono ancora reali…. concentrati sui motivi che ti hanno impedito di continuare….
Solo affrontando gli ostacoli al cambiamento riuscirai a cambiare davvero raggiungendo l’obiettivo che ti eri prefissata.
Avevi perso di vista la/e motivazione/i che inizialmente ti avevano indotto a intraprendere un cambiamento ponderale e di salute? Questo capita molto spesso e considerata l’importanza di avere motivazioni valide, intime, personali, che nascondo da cuore e dal cervello se vengono meno il percorso si interrompe, le scuse che vengono addotte per non seguire nessuna regola e alimentarsi in modo anarchico e squilibrato prendono il sopravvento.
Ma anche in questo caso abbandonare il progetto non serve a nulla se non a ritornare sui propri passi, recuperare il peso perso e peggiorare la propria salute e autostima..
Ecco perché il metodo che propongo e in cui credo fortemente non è fatto solo del mero e banalotto conteggio calorie… spesso è indispensabile lavorare e farsi aiutare per cambiare il modo di considerare se stesse, il peso che contraddistingue il proprio corpo con l’avanzare dell’età… imparare a fare una valutazione a 360 gradi della propria vita e non valutare solo se si riesce o no a “stare a dieta”.
E tutto questo lo si può fare parlandone, affrontando discorsi e contenuti che vanno ben oltre i grammi di cibo che si mangiano a pranzo e a cena…
Credo che tu riesca sempre più e meglio a capire che il cambiamento del peso è solo una parte del grande Cambiamento che deve avvenire nel tuo cervello affinché il progetto si realizzi.
Prima di intraprendere un nuovo percorso alimentare volto a modificare il tuo peso corporeo chiediti fino a che punto sei disposta a CAMBIARE e soprattutto PERCHÉ!